La ristrutturazione
A partire dal 1960, le collane avviate nel 1947 (nuove collane) vengono ristrutturate, compattandone alcune, sopprimendone altre e aprendone altre ancora.

Nel 1965 i libri di argomento orientalistico vengono raggruppati sotto la collana "Civiltà dell’Oriente", che prende il nome dall’enciclopedia di Tucci progettata nei primi anni cinquanta.

"Psiche e coscienza", sebbene non più diretta da Bernhard, rimane attiva e continua a costituire la spina dorsale dell’Astrolabio, accogliendo testi di psicologia clinica di varie impostazioni.
Resta in vita anche la collana di parapsicologia, sebbene essa pure non sia più diretta da Servadio.

Nel 1963 parte una nuova "Collana di filosofia e epistemologia", diretta fino al 1968 da Enrico Mistretta e successivamente da Francesco Gana, nella quale si introducono per la prima volta in Italia autori prestigiosi di filosofia analitica, linguistica, logica e filosofia della matematica, come W. V. Quine, G. Ryle, F. de Saussure, O. Neurath, A. A. Fraenkel, tra gli altri.

Nel 1966 è la volta della collana "Ulisse", che presenta libri dedicati alla ricerca e allo sviluppo spirituale non collocati entro la tradizione culturale religiosa e filosofica dell’estremo oriente. I primi volumi esplorano la ‘teologia negativa’, con un libro di Vahanian su La morte di Dio, e con le opere principali di Paul Tillich. Accanto a questi alcune opere fondamentali per lo studio del cristianesimo: Il cristianesimo antico, di Guignebert, Il Vangelo e la Chiesa, di Loisy. Insieme a queste opere comincia la pubblicazione di autori come Krishnamurti, Ouspensky, e altri filosofi e mistici contemporanei.

Nel 1967 Ubaldini intraprende una collana di testi divulgativi destinata a incontrare un grandissimo successo, chiamata "Che cosa hanno veramente detto".
Ogni volume, di circa 150 pagine, è dedicato a una figura di forte rilievo nella storia del pensiero ed è scritto da uno specialista dell’argomento, al punto che spesso, benché diffusi tra il pubblico profano, questi testi vengono adottati in università e scuole.
La collana, arrivata a circa ottanta titoli, soccomberà alla crisi petrolifera del ‘75, quando il costo al pubblico dei volumi dovrebbe crescere a tal punto da non essere più proponibili come tascabili divulgativi.

Una breve scelta di titoli potrà dare un’idea della qualità dei lavori:
Tito Perlini scrive i volumi su Kierkegaard, Marcuse e Adorno, Mario Bussagli scrive il Buddha , Remo Cantoni Kafka e Hartmann, Laura Fermi e Gilberto Bernardini il Galileo, Gabriele Giannantoni firma il Socrate, Lionello Lanciotti il Confucio, Mazzino Montinari il Nietzsche, Pier Aldo Rovatti il Sartre, Sergio Quinzio il Teilhard de Chardin, Armando Plebe lo Hegel e il Marx, e così via.

Nel 1969 e i primi anni del '70 esce una serie di volumi tascabili semidivulgativi che appartengono alla collana I libri dell’introspezione, traduzione di una collana pubblicata negli Stati Uniti da Princeton University Press, col titolo Insight Books. Sono testi di psicologia clinica, sperimentale, sociale, filosofica, antropologica, diretti al pubblico colto, anche se non specialista, e scritti dai maggiori scienziati provenienti da ogni campo degli studi umanistici, da Abraham Maslow a Margaret Mead.


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