Ernst Bernhard
L’incontro decisivo per l’orientamento della neonata Astrolabio fu quello con Ernst Bernhard, che ha iniziato
la tradizione italiana della psicologia analitica junghiana. Quando dalla Germania giunse in Italia, nel 1936,
per sottrarsi alla persecuzione razziale, Bernhard aveva avuto un addestramento psicoanalitico freudiano
con Fenichel e Radó, e quindi un’analisi junghiana con Jung stesso a Zurigo. Sfuggito anche alla
persecuzione italiana, grazie all’aiuto dell’influente orientalista Giuseppe Tucci, suo amico, rimase a Roma
fino alla morte. Fu nel 1946, ancora attraverso un amico che era in analisi con Bernhard, che Ubaldini
conobbe il ‘protoanalista’ junghiano, e, nel quadro della ricerca di uno spazio nuovo per la casa editrice, gli
affidò la direzione di una “collana di testi e documenti per la psicologia del profondo”, che fu chiamata "Psiche e coscienza". Dirà Ubaldini: “Quella fu una direzione di collana veramente efficace, tale che da solo
non avrei potuto fare; non avrei saputo mettere le mani come lui, tanto più che era stato allievo sia di Freud
che di Jung e conosceva tutti in quel mondo”.
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